Mappa tratta dall'Atlante geografico del regno di Napoli 1808.

Le mappe storiche, più di tante altre notizie, ci fanno capire come cambiano i luoghi. Quello che vedete nell'immagine è una piccola porzione di una mappa tratta dall'Atlante geografico del Regno di Napoli del 1808. Se scaricate il file intero, che però pesa una quindicina di MB, potete vedere come i nomi di tante zone del Piceno non siano cambiate e tante altre curiosità. Ad esempio, il torrente Fluvione nel 1808 non si chiamava così; e anche Venarotta era scritta in due parole distinte e l'Albero del Piccioni, con il bandito non aveva molto a che fare, perché nel 1808 Giovanni Piccioni aveva 10 anni e dubitiamo fortemente che si nascondesse già dentro l'incavo del'albero con uno schioppo per assaltare i passanti. Ma se vi concentrate su Venarotta, vedrete anche un centro abitato come quello di oggi non c'era; c'era Castello, non la Venarotta di ora che era piuttosto un'entità diffusa. E poi vedrete che il Ponte Pugliese, che connette Venarotta a Roccafluvione, non era stato ancora costruito e se dovevate andare verso Roma, potevate solo attraversare Ponte Nativo oppure andare verso Ascoli e passare il Fluvione (pardòn, il Filione) alla Taverna di Piccinino; e di lì la Salari continuava sulla sinistra del Tronto e non sulla destra. A sinistra ci ritorna dopo Ponte d'Arli. Tante altre sono le curiosità; chi vuole divertirsi può scaricarsi il file e fare il raffronto con questa parte del Piceno di oggi.