Storia, arte e cultura
Chiesa di San Flaviano Vergine e Martire
La Chiesa di San Flaviano si trova nella frazione di Capodipiano di Venarotta, in una posizione decentrata rispetto al centro abitato, piantata in cima ad un piccolo Poggio, voltata ad oriente.
Storia e descrizione della chiesa
Difficile stabilire l’anno di costruzione: certamente era stata già edificata quando nel 1048 l’Abate del monastero di Farfa annoverava la Villa di San Flaviano tra i possedimenti del monastero.
Essa si compone di un corpo antistante sorretto da contrafforti e da una torre laterale, con tre vani campanari ad arco e sormontata da un timpano triangolare.
Osservando la facciata possiamo identificare la chiesa primitiva, il cui muro è formato da masselli squadrati di pietra “spugnosa”, e il prolungamento, costruito alla fine del XVI secolo, il cui muro è anch’esso in masselli squadrati ma di arenaria dura e compatta.
Nel resoconto della visita pastorale del vescovo Cardinal Girolamo II Berneri del 1595, infatti, compare per la prima volta la “seconda navata”; divisa dalla prima da due grandi pilastri e tre archi.
Nel 1949 venne disposta la chiusura della navata laterale per adibirla a sala adunanze e teatrino parrocchiale.
Nella navata principale si accede attraverso il grande portone ovato di travertino, con una scalinata quadrata, composta di 6 scalini all’esterno e 5 all’interno.
Sull’altare Maggiore troviamo un grande dipinto con San Flaviano, San Giovanni Battista, ed in gloria lo Spirito Santo che scende dal cielo.
La cappella è di legno, sostenuta da pilastri e da 4 colonne lisce e staccate.
Sopra il capitello della colonna più a sinistra troviamo scritto G. Rosati.
Sulla parete sinistra troviamo l’altare del Santissimo Rosario con un quadro in tela rappresentante il Rosario con i 15 misteri in giro, Maria Santissima, il Bambino e i Santi Domenico, Pietro Martire, Carlo Borromeo e Flaviano.
Anche questa cappella è in legno, sostenuta da pilastri e due colonne tonde staccate
A seguire possiamo ammirare i resti di un affresco, probabilmente del XIV secolo, restaurato nel 2020.
La seconda navata presenta verso oriente l’altare di Sant’Antonio Abate con la tela, opera di Francesco Cardi, raffigurante Maria Santissima con il Bambino, i Santi Antonio Abate, Emidio, Giacomo Apostolo e le Sante Apollonia e Lucia.
Al termine della navata possiamo ammirare i resti di un affresco del 1600, anche questo restaurato nel 2020, appartenenti all’altare di Santa Apollonia, demolito nel 1883 in occasione della costruzione della nuova torre campanaria.
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