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Storia, arte e cultura

Museo del Ricamo

Il Museo del “Ricamo e Artigianato di Venarotta” è sede  dell‘Associazione Meraviglie del Ricamo e location per diverse attività laboratoriali.

Descrizione

Il museo ospita diverse realtà artistiche locali, composte da diversi artigiani. I turisti possono fare il percorso dedicato a tutto quello che riguarda l’artigianato e il saper fare locale.

Per quanto riguarda il ricamo, chiunque può cimentarsi in una prima esperienza nel ricamare, toccare tessuti e immergersi nei colori che richiamano un tessuto e/o un disegno da realizzare. Capire e conoscere fino in fondo tutte le fasi lavorative e di realizzazione di un disegno su tipologie diverse di tessuto.

Il museo conserva preziose opere manufatturiere del xx secolo ed è ricco di ricami anche dell’era moderna. Esso nasce dall’esigenza di tramandare l’arte del saper fare. L’obbligo che tutti abbiamo di far conoscere e di tramandare questo sapere continua ancora e vive nelle meravigliose mani di persone che dedicano il loro tempo alla realizzazione di opere d’arte.

Il turista può visitarlo immergendosi nel fantastico mondo del ricamo, ammirare questi capolavori da vicino e apprezzare la loro unicità.
“Per diversi anni il nostro museo è stato protagonista dell’evento Tipicità“.
Qui sono state messe in risalto le eccellenze della Regione Marche e valorizzata l’arte del ricamo artigianale con un evento: “Ricamando per le vie del centro storico ascolano”.

Associazione “Le Meraviglie del Ricamo”

Il Museo del Ricamo è anche sede dell’Associazione Le Meraviglie del Ricamo. 

L’associazione organizza corsi workshop aperti a tutti durante i quali vengono presentati i punti base del ricamo, tra cui il Punto Cupanile, nato per distinguere ed omaggiare il luogo, dedito a questa maestria. Si organizzano anche corsi di primo livello per bambini ed adulti.

L’associazione Meraviglie del Ricamo si occupa anche di organizzare visite guidate all’interno del Museo.

CHI SIAMO

L’associazione “Le meraviglie del Ricamo” nasce dal frutto di una totale sinergia territoriale tra l’amministrazione comunale di Venarotta e un gruppo di ricamatrici.
Ciò che ci lega è una profonda e smisurata passione per l’arte del ricamo, l’amore per il nostro territorio e l’obiettivo comune di promuovere il paese attraverso un’arte e una tradizione da sempre presente a Venarotta, piccolo comune situato nell’entroterra marchigiano in provincia di Ascoli Piceno.

LA NOSTRA STORIA
Queste immagini sono il frutto di un magico cammino iniziato nel nostro paese (Venarotta) tanti, tanti tanti anni fa, quando la Signora Corradina, per i paesani “Rosetta”, ricamatrice di altissima professionalità e conoscenza, fece di quest’arte una ragione di vita.
Aveva un obiettivo ben preciso: fare in modo che la sua arte non morisse con lei!
Le sue capacità manuali e interpretative, nel realizzare i più svariati punti e disegni, hanno caratterizzato i suoi capi in maniera indelebile, fino al punto di venirle attribuita la definizione di “mani d’oro” per l’altissima precisione e perfezione del cosiddetto “rovescio del lavoro”, concetto che ben comprende chi è esperto di ricamo.
Non le era sufficiente trasmettere la propria conoscenza nell’ambito familiare perché il suo sogno era quello di creare un luogo d’arte dove si potesse parlare, conoscerle, realizzare il ricamo. Questo sogno si concretizzò nel 1999 quando nasce il circolo amatoriale “IL RINASCIMENTO”, con uno scopo fondamentale: far si che l’arte del ricamo a mano non sia solo il ricordo di qualche anziana signora, ma rinasca ogni volta dalle mani delle associate che, realizzando i più svariati capi, mettono alla prova se stesse, la propria abilità manuale e creativa. In un’epoca in cui la tecnologia informatica la fa da padrona, veder realizzare questi capolavori fa respirare un’aria diversa, colma di arte e passione. Tra fervore e chiacchiericcio, tra ricami incorniciati alle pareti e tavoli carichi di lini antichi, tra libri monotematici sulle varie tecniche del ricamo, una vivace folla di ricamatrici si cimenta con l’ago, con il disegno, con il bianco e il colore dei filati; donne tutte profondamente motivate, tutte animate da un desiderio forte di realizzare cose uniche. Un trionfo di tecniche, le più svariate, caratterizzano i nostri lavori: dalla Bizantina Ars al Punto Antico, dai Retini di fondo al Punto norvegese, dal punto Bandera al Punto Assisi e così via…
Quando si osserva un lavoro al di là della prima impressione estetica ci si chiede: ma come è cominciato tutto questo? Come si arriva a questo gioco di filo che entra, esce, stringe e raggruppa secondo delle precise geometrie? La risposta a tutto questo è che questi lavori sono un patrimonio d’intelligenza e inventiva, una capacità artistica ineguagliabile. Capacità che tradizionalmente appartengono al mondo femminile. Il ricamo richiede pazienza, tanta precisione, una floreale espressività, il gusto della trasparenza e della leggerezza. Molte sono le donne che raccontano addirittura di un effetto terapeutico rispetto alla frenesia della vita di oggi.
Il ricamo rappresenta un’occasione per stare insieme tra tante donne, comunicando e tramandando quest’arte, anche mettendo a confronto le diverse idee e le diverse abilità creative… Il ricamo è come una poesia, nel ricamo i fili si tolgono, si contano, si dividono, si tagliano, si creano dei percorsi di trasparenze, proprio come fa un poeta quando deve scrivere una poesia, toglie, sceglie, rimette insieme, riordina…
E’ bello scoprire come le stesse mani e lo stesso amore possano creare immagini precise, ricercate, realizzando vere opere d’arte.
A fare da cornice a tutto questo e non di meno valore storico culturale, c’è il tombolo, che senza ago e filo, non avrebbe lo stesso sapore.
Stesso amore, passione ed inventiva, fanno di questo intreccio di fili e fuselli, opere d’arte e veri capolavori che nel tempo cambiano disegni e applicazioni.

IL RICAMO NEL TERRITORIO
Quando il filo diventa arte
Le Marche hanno un notevole patrimonio nell’ambito della cultura del ricamo. I molti laboratori presenti, specie nel Rinascimento, su un territorio a prevalenza agricola sono la testimonianza di un legame profondo tra ago, filo e tradizione.
Esiste nelle Marche un giacimento di cultura e antiche tradizioni che rischia di rimanere sconosciuto non solo al viaggiatore che percorre questa terra, ma anche ai suoi abitanti.
Protetti dalle mura dei piccoli centri urbani, sono ancor oggi numerosi gli artigiani un tempo al servizio dell’agricoltura locale.
Se è vero che molti degli antichi mestieri, legati alla mezzadria, vanno scomparendo per essere assorbiti da una dimensione industriale (si pensi ai falegnami nel pesarese o ai calzolai nel fermano), è tuttavia innegabile che un mondo straordinario anima tutt’oggi i centri storici dei borghi marchigiani dove, tra torri, campanili, vicoli, piazzette, teatri, musei, nei pressi di spiagge affollate o di casolari di campagna, è possibile incontrare donne e uomini che hanno scelto di intraprendere un’attività artigianale contando soprattutto sulla propria abilità e creatività, mescolando il sapere antico con il design ed il gusto dei nostri giorni.
Effettivamente, tanto diffusa è nella regione la tradizione dell’artigianato artistico, che solo con difficoltà si possono indicare i luoghi più noti e i prodotti più caratteristici.

Venarotta da sempre intreccia fili e speranze, idee e ferme intenzioni
A partire dal Medioevo, nel cuore verde d’Italia, si tramanda una viva tradizione legata al ricamo.
L’arte della tessitura, del ricamo e del merletto da centinaia di anni è parte imprescindibile della storia delle Marche, che la raccontano quanto il paesaggio, l’arte, la natura e l’enogastronomia.
“I saperi incrociati e le abilità manuali, (sedimentati nei secoli), si sposano ogni giorno con l’intuizione e con la grazia naturale che nasce dall’intelligenza delle mani”.
Un giacimento di bellezza che nasce dal territorio, dalla cultura e dall’anima di un popolo, femminile e maschile.

Artigianato di alta qualità e raffinatezza. Un’arte antica tramandata per generazioni che diventa eccellenza della modernità attraverso creazioni di particolare bellezza.
La tradizione s’incrocia con la creatività, il culto e gusto della bellezza con la maestria della manualità, raffinata arte che nei tempi odierni sta trovando nuove applicazioni attraverso una continua ricerca ed innovazione, ma che si fonda sempre su un patrimonio di conoscenze e di abilità che vengono trasmesse attraverso l’esempio pratico dell’esperienza, l’apprendistato di laboratorio e di bottega.

Quello Piceno, è un territorio che coltiva ancora in modo profondo e proficuo l’attività del ricamo attraverso varie forme, che ha dato luogo anche alla nascita di piccole imprese ed alla creazione di un settore economico di nicchia ma con buone prospettive di crescita e spazi anche per l’occupazione giovanile.

IL MARCHIO : IL NODO

La fondazione e l’utilizzo di tale marchio è il cuore del nostro progetto, volto a valorizzare l’arte del ricamo presente nel nostro territorio, e a promuoverlo nel mondo.
La fiducia che noi riponiamo in tale progetto può essere misurata anche dal fatto che abbiamo voluto registrare il marchio come nostro esclusivo.

Il Filo e il Nodo

“Là lo lasceremo subire il destino che hanno filato per lui le tristi Filatrici nel momento che da sua madre ha ricevuto la vita” (Odissea 7, 189)

“Un po’ ovunque nel mondo si portano nodi a mo’ di amuleto e le dee del destino tessono il filo della vita umana.  Ma c’è di più: lo stesso Cosmo è concepito come un tessuto come un’enorme trama. Nel Cosmo come nella vita umana, tutto è legato a tutto da un invisibile tessuto. La vita stessa è un tessuto (a volte un tessuto magico di proporzioni cosmiche),  oppure un filo che tiene la vita a ciascuno dei mortali.” (Mircea Eliade)

Le Moire Cloto e Lachesi intente a tessere il filo del fato. La Moira Atropo siede nell’attesa inesorabile di reciderlo
John Strudwick, A Golden Thread (Un filo prezioso), 1885 (olio su tela)

L’associazione organizza  visite guidate e corsi workshop aperti a tutti durante i quali vengono presentati i punti base del ricamo, tra cui il Punto Cupanile, nato per distinguere ed omaggiare il luogo, dedito a questa maestria. Si organizzano anche corsi di primo livello per bambini ed adulti.

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